PSICOSCATTI
(indagine photofreudiana sull'es,l'io e il super io)
“La nascita della psicanalisi moderna e della fotografia moderna sono
cronologicamente parallele. Noto è il paragone che Freud tracciò fra
funzionamento del subconscio e apparecchio fotografico. Del resto il concetto
stesso di introspezione viene popolarizzato nel senso comune dall'apparizione
dirompente del ritratto fotografico, "specchio dell'anima". Così scrive Michele
Smargiassi nel suo articolo “Sul lettino del fotoanalista”.
Cercare di trasformare l'affascinante intrigo dell'io-es-superio di Freudiana
memoria in un lavoro fotografico è stata una sfida dura e complicata che però ci
ha fatto crescere e scoprire nuovi orizzonti e soprattutto sperimentare su noi
stessi il non-confine della creatività.
I trittici sono il frutto di un lavoro di gruppo dove i ruoli si sono spesso
sovrapposti e scambiati in un gioco surreale dove alla fine non ci sono risposte
e la domanda più frequente è: Ma io chi sono?
Per spiegare l'Io, l'Es e il Super-io Sigmund Freud usava questo esempio:
Metti caso che ti rendi conto di essere in sovrappeso. Allora lavori tantissimo e
fai degli straordinari per racimolare i soldi che ti servono per pagare un medico
che ti prescriverà una dieta. Dopo tanti sforzi riesci a risparmiare la quota per
pagare la dieta, e ti rechi dal medico. Il medico ti prescrive la dieta ed esci dallo
studio. Ti trovi davanti una pasticceria, con tanti dolci e torte in vetrina e ti fermi
a contemplare tale splendore. Allora il tuo ES ti dirà: “Dai, mangiati un bel
tortino alla crema! Si vive una volta sola! La dieta la comincerai dopo!” Il tuo
SUPER IO ti dirà: “Assolutamente no! hai faticato per mettere i soldi da parte e
adesso butti via tutti i sacrifici fatti con il sudore della tua fronte?” L’IO invece ti
dice: “Facciamo così. Mi mangio un tortino, ma stasera non ceno!” -