Granito Dentro / Alessandro Beneforti /Isola Insonne 2013
In cava ho iniziato ad andarci all’età di 3-4 anni, in pratica appena sono stato in grado di camminare a fianco a mia madre che andava a portare il pranzo a babbo Ariste con “l’aveggino”. Quando arrivava la primavera a volte ci fermavamo a mangiare anche noi con lui e con mio fratello ed io restavo a giocare fra i sassi e avevo anche un “mazzolo” piccolo con il quale sbozzavo i primi pezzi. Giuseppe Beneforti (mio nonno) arrivò all’Elba da Larciano (PT) nel 1907 ed iniziò a lavorare a Pomonte; dopo poco tempo lo chiamavano “il maestro” per l’arte di lavorare la pietra. Da allora 4 generazioni di scalpellini lavorano il granito ed io, che ho preso tutt’altra strada professionale, ho iniziato a fotografare, prima per gioco e poi per dovere di testimonianza, l’evoluzione della storia della famiglia Beneforti e della cava di Pozzondoli (vicino a San Piero) dall’inizio degli anni 80 ad oggi.
Dall’escavazione della pietra con le mine a polvere nera al taglio del granito con gli “zepponi”, dalle pause di lavoro dedicate all’attività contadina (la vigna a fianco alla cava) alle visite di scultori famosi (Andrea Cascella,Pietro Consagra) per i quali mio padre ha realizzato opere complete, dai primi prototipi di frese da taglio progettate da mio fratello fino alle attuali macchine moderne computerizzate, ho cercato di scattare e nello stesso tempo conservare documentazioni e testimonianze passate.
Ariste è stato l’anima della cava: ha iniziato a lavorare il granito a 7 anni (cosa comune a quei tempi) ed è rimasto in cava ben oltre l’età della pensione (ad 80 anni andava ancora a forgiare gli utensili per la lavorazione). Mi ricordo di quando raccontava che gli scalpellini arrivavano in cava al mattino presto quando era ancora buio per poter iniziare a lavorare non appena la luce del sole lo consentisse.
Il granito a San Piero è ovunque, nelle pavimentazioni delle strade e delle piazze, nelle scale, nei davanzali e nelle finestre, nei caminetti, nei lavelli e nelle fontane. Quando, nel 1996 mio nipote Mauro venne a propormi di fare una chitarra di granito che suonasse come una chitarra vera lo presi per pazzo; poi ripensandoci raccolsi tutte le indicazioni tecniche e mi buttai con lui in questa impresa incredibile.
L’alluvione del 7 novembre del 2011, con una frana di detriti, ha distrutto la quasi totalità delle attrezzature ed è stato il momento più difficile di una vita dove il lavoro e quel luogo in particolare hanno avuto un significato esistenziale importante e predominante. Adesso la cava, dopo un lungo periodo di assestamento è stata ricostruita e riorganizzata.
Questo lavoro raccoglie immagini scattate tra il 1982 e il 2013, più alcune vecchie immagini scattate da mio fratello Angiolo tra gli anni 60 e 70.
ISOLA INSONNE:
Un percorso fotografico attraverso le storie, l’arte, il tempo e le generazioni di un’Isola
Agli occhi di chi guarda dal “continente”, d’inverno l’Elba pare una terra addormentata, perché quel piccolo tratto di mare che la separa dalla terraferma sembra lasciarla alla deriva, sonnolenta e abbandonata a se stessa.
Ma l’Elba è viva anche d’inverno, soprattutto d’inverno.
Basterebbe avvicinarsi e, a uno sguardo più attento, scoprire quanto il mare cela, quanto chi sta sull’isola ogni giorno crea.
Come PhoFt Studio & Collettivo PhoFt, abbiamo creato il progetto ISOLAMENTI, un percorso fotografico che attraversa l’Isola d’Elba negli anfratti più nascosti, scrutandone aspetti inconsueti e a volte sorprendenti per mostrare che l’Elba è una terra che non dorme mai, ma vive, freme, sente, ispira.
Abbiamo scandagliato la nostra terra incontrando muratori, falegnami, imprenditori e architetti che, in cantine, baracche e studioli, smettono i loro panni trasformandosi in ingegnosi artisti: poeti, pittori, scenografi e musicisti che ogni giorno fanno dell’Elba e del suo tempo, salmastro e ferroso, un’opera d’arte.
Ci siamo trovati a raccontare storie inedite, famiglie e piccole comunità radicate nel territorio, abbiamo raccolto testimonianze, immagini, video e documenti di un passato che alimenta il nostro presente, di una storia e di una memoria collettiva che abbiamo l’obbligo di lasciare al futuro.
COLLETTIVO PHOFT:
“Collettivo PhoFt” è un gruppo di fotografi che nasce da un’idea di Alessandro Beneforti per realizzare il progetto “ISOLA INSONNE” E’ composto da: Alessandro Beneforti (Coordinatore) Manuela Magnoni e Claudia Lanzoni (assistenza e consulenza) Alessio Gambini, Massimiliano Ranfagni, Anna Marconi, Cristina Spinetti, Carla Pisaneschi, Laura Galeazzi, Elena Zulian, Laura Casati, Claudia Castellano e Alice Guerini. La prefazione è di: Francesca Campagna foto di copertina: Alessandro.Beneforti / Massimiliano Ranfagni si ringraziano: Ass.alla Cultura Comune di Portoferraio, Soc. “Cosimo de’ Medici”, Nocentini Group
Le collaborazioni tecniche di: Riccardo Scardigli (Elbaprint), Marco Barretta (Ipotesi)
Le persone coinvolte e fotografate nel progetto: Angiolo Beneforti, Danilo Battistini, Gianni Beneforti, Mauro Beneforti, Antonio Arrighi, Silvana Soria, Daniela Soria, Emilio Soria, Giorgio Soria, Moreno Soria, Marcello Soria, Lidia Galeazzi, Antonio Giuseppe Peria, Paolo Ferruzzi, Michela Bisso, Vincenzo Tirabasso, Paola Arnaldi, Renzo Fabbri, Anselmo Bisso, Manuela Cavallin, Giuliana Berti, Franco Boschia, Marco Prianti, Franco Giannoni, Michelangelo Venturini, Sergio Rossi, Luca Polesi, Domenico Marchiani, Carlo Dotto, Alessandro Pellegrini.
Contatti: Alessandro Beneforti / PhoFt Studio Mail: ale@bwp.it Tel +39.3473344658 www.benefortiphoto.com www.facebook.com/PhoFt